Preparare la barca per l’inverno, anche in porto!
Scritto il 28 ott 2025
Con l’arrivo dell’autunno abbiamo sempre meno tempo a disposizione da dedicare alla nostra imbarcazione e, alle volte, la trascuriamo senza pensare alla sua sicurezza. Con il cambio stagione, infatti, aumentano le condizioni di maltempo che possono comunque creare danni alla nostra amata barca, se non ben ormeggiata in porto o se manchiamo nel dedicarle periodicamente del tempo per la manutenzione. Ecco quindi alcuni suggerimenti per preparare la barca ad affrontare l’inverno, anche in porto.
Innanzi tutto, va detto che nei porti la trappa fissata sulla catena non va utilizzata per ormeggiare la barca, ma serve solamente per il recupero della catena stessa e deve rimanere in bando quando la barca è ormeggiata. Il proprietario dell’imbarcazione deve pertanto provvedere a effettuare l’ormeggio fissando alla catena una propria cima, se preferisce anche due in modo da utilizzare a prua una cima di ormeggio per murata e da dare maggiore stabilità all’imbarcazione. In caso di rottura della cima privata, il personale di banchina provvederà a recuperare la catena utilizzando la trappa e ripristinare immediatamente la condizione di sicurezza dell’imbarcazione. Qualora si dovesse rompere la trappa utilizzata impropriamente per ormeggiare l’imbarcazione, il recupero della catena potrà avvenire solamente con l’intervento del personale subacqueo, allungando i tempi di intervento e il rischio di danni per l’imbarcazione. Per questo motivo, nei porti è vietato utilizzare la trappa per l’ormeggio o modificarla con nodi e gasse per avere una cima a misura.
ORMEGGIARE LA BARCA
Per prepararvi ad affrontare l’inverno è sempre bene mettere in tensione l’ormeggio di prua e lasciare la poppa ben distante dalla banchina. Durante l’inverno l’intensità del vento può raggiungere anche i 50 nodi, e pertanto è opportuno verificare che la distanza della poppa dalla banchina sia adeguata. Potete aiutarvi nella valutazione dando motore indietro con il corpo morto a prua ben teso. Le escursioni di marea e l’eventuale risacca possono ulteriormente rappresentare un elemento di valutazione per la tensione della cima di prua. Solitamente nel Tirreno centrale l’escursione media di marea è a +/-25 cm. Per limitare il brandeggio dell’imbarcazione è bene utilizzare degli springs e sistemi di ammortizzazione sulle cime di poppa. Quando fissate gli springs, prestate attenzione che non vi siano tender o accessori (scalette, spiaggette, ecc) che possano impedirne il loro corretto funzionamento o possano subire danni con lo sfregamento delle cime in tensione. Se sugli anelli di ormeggio poppieri utilizzate delle catene, verificate che i grilli siano ben serrati e, possibilmente, fissate il perno in modo che non possa allentarsi. Le catene in acciaio inox risultano poco affidabili sotto sforzo; piuttosto si consiglia l’uso di brache di sollevamento, per una tenuta in tonnellate adeguata alla stazza dell’imbarcazione. Prestate attenzione ai passacavi a prua e a poppa: sono dei punti sottoposti a forti pressioni e pertanto è opportuno che siano in buono stato e non provochino tagli sulle cime di ormeggio. Prima di lasciare la barca, posizionate i parabordi in numero adeguato e alla giusta altezza: per una barca di 12 metri è opportuno averne almeno 4 per murata e lato banchina (questi meglio se di forma sferica). Assicuratevi che i parabordi siano ben fissati alle draglie o alla battagliola per evitare che alla prima mareggiata si perdano in mare (alle volte il solo nodo parlato non è sufficiente). Un consiglio pratico: con un pennarello scrivete sul parabordo il nome della vostra barca e il numero del posto barca. Nel caso dovessero cadere in mare durante una mareggiata, il personale del porto potrà riposizionarli facilmente sulla vostra imbarcazione.
IN COPERTA
In inverno è importante togliere o fissare in coperta qualsiasi oggetto che possa volare (ad esempio cuscini, prendisole, ecc.). Come prima cosa, vi consigliamo di serrare bene le vele, bloccare il rollafiocco, legare bene la randa sul boma e fissare bene il fiocco in modo che non possa prendere vento. Con raffiche di 40/50 nodi può capitare che le vele si strappino se non ben fissate o che il tendalino del pozzetto possa fare da “vela” e strapparsi o rompersi irrimediabilmente. Sulle barche a vela è bene legare le drizze e le manovre scostate dagli alberi in modo che non creare disturbo a chi dorme a bordo. Prima di lasciare la vostra imbarcazione, controllate che non sia presente acqua in sentina e che la pompa automatica sia inserita. Chiudere le presa a mare e l’eventuale bombola del gas. Verificare che le batterie servizi siano cariche e in buone condizioni. Lasciate nel gavone a poppa delle cime di rispetto. Saranno utili al personale del porto nel caso si rompa una vostra cima di ormeggio. Alzate bene la passerella in modo che non vada a urtare le colonnine servizi in banchina. Una volta a terra, ricordarsi di staccare la presa elettrica dalla colonnina servizi; in porto è vietato tenere la corrente attaccata se non c’è nessuno a bordo.
QUANDO ARRIVA IL CATTIVO TEMPO…
Poiché la responsabilità sulla sicurezza dell’imbarcazione e del modo in cui è ormeggiata ricade sull’armatore, è sempre opportuno verificare le condizioni meteo e intervenire in maniera preventiva sulla propria imbarcazione, rinforzando gli ormeggi prima che arrivi il cattivo tempo. Come detto in precedenza, per l’ormeggio ciascun armatore deve usare le proprie cime sia a prua che a poppa ed è sua responsabilità verificarne periodicamente lo stato e l’efficienza. Quando arriva il cattivo tempo, il personale addetto di banchina effettua periodici controlli sulle imbarcazioni per verificare che l’ormeggio sia stato effettuato in maniera adeguata dal responsabile dell’imbarcazione o dall’armatore e interviene solo nei casi di emergenza. Sarà comunque a tua disposizione per ogni evenienza. Vale la pena ricordare che l’assicurazione del marina copre solamente danni causati alle imbarcazioni a seguito della rottura delle catene dei corpi morti, degli anelli di ormeggio poppieri. Pertanto è sempre opportuno sincerarsi di avere utilizzato cime adeguate e di aver ormeggiato la barca per poter affrontare anche condizioni meteo impegnative.
